“Pace tra le genti. A 60 anni dalla Pacem in terris” (27 April 2023, Rome)

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“Pace tra le genti. A 60 anni dalla Pacem in terris”

Sessant’anni fa, sollecitata dalle tensioni che avevano appena lasciato temere l’“apocalisse nucleare”, l’enciclica Pacem in terris coronava il pontificato di Giovanni XXIII: un documento che avvertiva l’urgenza di riconoscere un bene comune universale rivolto agli uomini quali suoi beneficiari attivi. Causa finale di ogni specie e grado di associazione umana, esso veniva riferito alla pace, necessaria al concreto godimento dei beni relazionali di verità, giustizia, libertà e amore.

L’indirizzo dell’Enciclica associava la declinazione al singolare del bene comune universale alla pluralità dei “poteri pubblici” chiamati a convergere attorno all’obiettivo di raccogliere gli accidentati percorsi storici delle nazioni in un processo di risposta unitaria ai bisogni che, a ogni latitudine, investono l’intera famiglia umana. Indicando la strada maestra di una condivisa (ma non neutra) etica del potere, la Pacem in terris definiva con coraggio la necessità di superare gli steccati delle sovranità autoreferenziali e reciprocamente esclusive, senza tuttavia perorare l’omologazione in una civitas maxima da affidare a una forza disciplinare unica e pertanto incompatibile con il diversificato patrimonio di esperienze e identità delle genti umane. E d’altronde senza ridurre le garanzie di pace all’interdipendenza degli egoismi particolari, foriera essa stessa, a dispetto di trascorsi ottimismi, di ambizioni prevaricatrici e contese violente. La solidarietà e il restante novero di principi coinvolti dal messaggio come segnavia del magistero sociale della Chiesa rendono visibile la continuità tra il pontificato di Papa Giovanni XXIII e il pontificato di Papa Francesco.

Di fronte alle guerre – narrate e dimenticate – in atto nello scenario di un mondo nuovamente diviso riconosciamo, in corrispondenza dei rispettivi nodi irrisolti, la permanenza delle medesime esigenze enunciate dalla Pacem in terris.

La Pontificia Università Lateranense e il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale vogliono fornire un’occasione di incontro e riflessione, propiziata dal sessantesimo anniversario dell’Enciclica, così da ricavare ancora una volta, dalla sua inesaurita attualità, un lume per l’umanità contemporanea.

Pertanto i giorni 11 e 12 maggio 2023, presso l’Ateneo, si celebrerà un convegno internazionale con la partecipazione di responsabili del mondo accademico, politico, istituzionale ed ecclesiastico. Nell’ottica di un confronto dinamico e articolato, una sessione sarà dedicata a interventi della durata di 15 minuti ciascuno. In vista di essa, gli organizzatori si rivolgono alle comunità scientifiche per invitare gli afferenti studiosi a offrire il proprio contributo, con riguardo ai settori della dottrina sociale della Chiesa e delle scienze politiche, giuridiche, storiche, economiche, filosofiche e teologico-religiose nei cui ambiti trovano collocazione e indicazione i motivi di analisi cui l’Enciclica si presta.

Le proposte, dotate di breve titolo e nella forma di un abstract (600 caratteri), potranno essere inviate entro il 22 aprile 2023 al Comitato scientifico-organizzativo (cso-paceminterris@pul.it), che si riserva di selezionare i contributi e di invitarne gli autori per i seguiti della pubblicazione degli Atti.

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DETTAGLI

Inizio: Maggio 11 @ 08:00

Fine: Maggio 12 @ 18:00

LUOGO: Pontificia Università Lateranense

 

Per Informazioni:

https://www.pul.va/event/pace-tra-le-genti-a-60-anni-dalla-pacem-in-terris/